sabato 26 ottobre 2019

LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO:



--> si presentano le tappe della vita dello spirito nel suo percorso verso il sapere assoluto, che sono:
  • fase dela coscienza: la coscienza conquista la consapevolezza di sè e della propria funzione costitutiva del senso delle cose;
  • fase della autocoscienza: la coscienza ottiene la conferma  della propria identità e libertà;
  • fase della ragione: l'autocoscienza si eleva a ragione e assume in sè ogni realtà.

Inoltre si afferma una visione ottimistica e giustificazionista, cioè la filosofia che tenta di mostrare l'intrinseca razionalità della storia e di giusticiare e comprendere ogni evento, idea o azione. Infatti lo sviluppo dialettico della realtà necessità della contrapposizione e della negazione, ma le supera in una sintesi superiore, la quale:
  • rivela la intrinseca razionalità della storia e ne giustifica ogni evento, in una visione onnicomprensiva;
  • si identifica come sapere assoluto.

LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO: 

"Ciò che è reale è razionale e ciò che è razionale è reale"- Hegel

L'assoluto (spirito) è il principio razionale/dialettico, il quale è in movimento e nella storia, cioè la manifestazione di esso, diventa realtà. La realtà è regolata da un movimento composto da tesi-antitesi-sintesi e in essa si manifesta la razionalità, unificate in un'unica unità (nell'assoluto).

Gli antichi--> godevano di una condizione di armonia tra l'umano tra l'umano e il divino, che si è persa nella modernità, quando l'uomo, condizionato da una ragione scientifica, si è separato dalla natura e dalla comunità umana--> INDIVIDUO.

Hegel --> valorizzazione individuo--> sviluppo positivo dell'umanità.

Superare scissioni realtà ed unirle in un'unica unità: ragione speculativa, strumento della filosofia, l'unica in grado di comprendere il divenire storico in tutti i suoi momenti, riconoscendo la necessità di ciascuno di essi, ma superandolo in una prospettiva migliore.

FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO: il racconto di come lo spirito assoluto si manifesta nella realtà, quindi il faticoso processo di acquisizione del sapere e della verità da parte della coscienza--> partendo dal livello più basso (privo di spiritualità)--> a quello più alto (ragione e sapere assoluto).

--> ripercorre tutte le tappe della nostra tradizione culturale, per descrivere l'emergere dell'idea della ragione nella storia, che coincide con l'avvento e lo sviluppo  della civiltà umana.
 

domenica 20 ottobre 2019

HEGEL:

Il suo pensiero è un punto di riferimento essenziale per la riflessione posteriore, egli con la sua opera "la fenomenologia dello spirito" supera le contraddizioni (tra soggetto e oggetto, ragione e sentimento..) rimaste insolute in Kannt.

Critica Fichte--> privilegia l'io a scapito dell'oggetto senza mai giungere a ricomporli in un'unica unità.

Critica Schelling--> inizialmente d'accordo in quanto vede l'assoluto come il superamento della separazione tra il soggetto e l'oggetto, unificandoli, ma attraverso intuizione, che, secondo Hegel, ne appiattisce la distinzione.

Filosofia: metodo scientifico, conferirle una forma rigorosa, concreta ed evidente come la matematica e la geometria, un bene comune.

--> nuova idea di ragione: parti contrapposte come un'unica unità (nell'assoluto).
3 concetti fondamentali:
  1. La convinzione della razionalità del reale;
  2. l'idea che la verità coincide con il tutto;
  3. la concezione dialettica della realtà e del pensiero.
1) Tutta la realtà coincide con il dispiegarsi progressivo di un principio razionale (l'idea o Assoluto), il quale è onnicomprensivo, non è sostanza ma processo. Dunque la sua verità si rivela alla fine, in cui si realizza la sintesi dei momenti precedenti, la filosofia è descrizione di ciò che è avvenuto e comprensione della struttura razionale degli eventi.

2) Non consiste in una considerazione parziale delle cose(astrazione), ma nella loro visione completa e globale, infatti ogni cosa o aspetto del reale ha un senso che risiede nella sua relazione con tutti gli altri.

3) La realtà e il pensiero seguono la medesima legge di sviluppo, che si compone di tre momenti:
  • intellettuale o astratto (tesi) : l'affermazione o posizione di un concetto astratto e limitato;
  • dialettico e della negazione (antitesi) : la negazione della tesi come concetto limitato e finito;
  • speculativo (sintesi) : la negazione della negazione, che è affermazione dell'unità delle determinazioni opposte.

IDEALISMO: 

Nasce nel tentativo di superare le contraddizioni rimaste insolute nel sistema kantiano:  Kannt: CRITICISMO--> ILLUMINISMO: ragione e razionalità 
     Secondo Kannt la conoscenza avveniva attraverso le categorie che l'uomo ha nel suo intelletto, quindi attraverso L'IO PENSO; per conoscere e comprendere il mondo è necessario studiare L'IO. Le categorie attraverso le quali  l'uomo studia e analizza il mondo sono chiamate giudizi (modo di agire della ragione), essi possono essere:
  • analitici: spazio e tempo
  • sintetici a priori e a posteriori: uniscono le esperienze della realtà con la ragione.
Pensiero di KANNT:
  • CRITICA DELLA RAGION PURA--> IO PENSO
  • CRITICA DELLA RAGION PRATICA--> IO DEVO (MORALE), principi morali che regolano il mondo.
  • CRITICA DEL GIUDIZIO--> ARTE, BELLEZZA, ESTETICA.
IDEALISMO è la filosofia romantica-->movimento letterario, artistico e poetico che esalta il sentimento, le emozioni, l'arte e tradizione (nostalgia per il passato= SEHNSUCHT).
Un tratto caratteristico di questo movimento è l'aspirazione all'infinito, che nasce da un senso di inquietudine nei confronti di tutto quanto possa costituire un limite è dal profondo bisogno di assoluto, interno ad ogni uomo e che trova la sua realizzazione ricongiugendosi all'infinito, cioè a Dio, che partecipa alle sofferenze dell'essere umano.

L'IO PENSO= ESTETICA (INTUIZIONE: qualcosa di immediato) TRASCENDENTALE = L'IO è l'unica cosa che trascende la materia/la realtà, che va al di là. 
---> IMMANENZA= ciò che è materiale, opposto a ciò che è trascendentale.

STUDIO DI KANNT: LA COSA PER ME= fenomeno, studio della realtà come la vedo e giudico.

Domanda di Kannt: esistenza della COSA IN Sè: noumeno, la realtà in sè, indipendente e non conoscibile dall'uomo; che per il filosofo è l'immaginazione, qualcosa di morale, nella quale agiscono concetti infiniti/noumenici e punto di partenza dell'IDEALISMO= privilegia la dimensione ideale e spirituale.
IDEALISMO: dialettica--> contrapposizione tra ciò che è reale e ciò che è razionale, va oltre la cosa in sè.
-->I maggiori esponenti di questo movimento furono Fichte e Schelling, i quali hanno come base le opere di Kannt.

DIALETTICA E RETORICA: arti utilizzate nel discorso. La prima indica un contrasto su un argomento con tesi avverse; la seconda è la capacità di ben parlare, farsi benedire dal pubblico "captatio benevolenza".

L'IDEALISMO ESTETICO DI SCHELLING:


Schelling nel suo pensiero pone centralità alla NATURA, per lui il principio creatore della realtà è l'assoluto, in cui spirito e natura, soggetto e oggetto vengono coinciliati in una superiore unità.

--> formula il suo pensiero avendo come base "LA CRITICA DEL GIUDIZIO"( ARTE, BELLEZZA, ESTETICA) di Kant.

--> Schelling crede che sia il sentimento ad unificare spirito e natura, soggetto e oggetto e affida alla natura una dimensione autonoma e indipendente dalla rappresentazione dell'uomo, esistenza non determinata dal GRANDE IO, come sosteneva Fichte.

--> Essa assume centralità ed importanza in quanto è intrisa di infinito; ciò non implica che sia un mondo a parte che l'uomo non può conoscere (COSA IN Sé DI KANT), ma è spirito solidificato e addormentato, spiritualità che in modo inconscio l'uomo può cogliere attraverso l'esperienza estetica ( il sentire dei sensi collegato a quello emozionale).
--> Principio assoluto: SPIRITO E NATURA, IO E NON IO, OGGETTO E SOGGETTO COME UN'UNICA UNITA' INDIFFERENZIATA.

La natura è un graduale processo attraverso cui lo spirito si sviluppa e si rivela, smaterializzandosi gradualmente e trovando nell'uomo la sua piena realizzazione. Il soggetto assume coscienza di sè in tre fasi:
  1. sensazione-intuizione produttiva: il soggetto si scopre capace di superare i limiti imposti dai dati oggettivi;
  2. intuizione produttiva-riflessione: l'io diventa oggetto di se stesso, sdoppiandosi in soggetto che conosce e oggetto conosciuto;
  3. riflessione-volontà: distaccandosi dagli oggetti, cioè agendo indipendetemente da essi, si coglie come volontà e spontainetà.
 L'assoluto, o Dio, ( PANTEISMO: DIO è IN TUTTE LE COSE/NATURA), è il principio creatore della realtà, che si pone al di là del soggetto e dell'oggetto, costituendo la loro comune radice. 

MONDO=INCARNAZIONE ASSOLUTO.

 --> strumento conoscitivo per comprendere l'origine della vita e della natura--> ARTE, attività che coglie l'infinito nella sua unione con il finito (oggetto e soggetto, conscio ed inconscio).
 -->è intuizione estetica(fantasia)--> penetra l'infinito nelle sue espressioni concrete (bellezza) --> trova la sua espressione nel finito.
 --> creatività artista--> si fonde con la creatività dell'assoluto, che congiunge conscio ed inconscio.

L'IDEALISMO ETICO DI FICHTE:

L'IDEALISMO nasce da Fichte, il quale formula il suo pensiero partendo dall'opera di Kannt " LA CRITICA DELLA RAGION PRATICA"(MORALE).

Il suo pensiero nasce da una critica alla percezione kantiana della COSA IN Sè, giudicandola inammessibile, in quanto ritenuta una nozione di realtà estranea all'IO.  Per Kannt l'io penso trascendetale non è "creatore" delle cose, ma soltanto "ordinatore" dei dati dell'esperienza sensibile, non parte della COSA PER ME, interna al soggetto. ---> Secondo Fichte, se il mondo dell'esperienza è quello della rappresentazione (mondo fenomenico di Kannt), non si può ammettere nulla al di fuori del soggetto stesso, pertanto è assoluto e infinito.

---> "GRANDE IO"= l'io come principio originario e incondizionato, da esso deriva tutta la realtà, sia dal punto di vista conoscitivo e materiale.

---> negazione della cosa in sè: l'io non dipende da un mondo di cose esterne, è il principio da cui il mondo prende significato e forma.

---> L'IO: è spirito e libertà, in un continuo processo di autorealizzazione/perfezione ( l'io deve essere) chiamato Streben(tensione). Esso non è un IO individuale, ma è l'IO PURO e  UNIVERSALE, senza il quale il mondo non esisterebbe.

Il fondamento di ogni realtà è L'IO SPIRITO, un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti:
  • tesi: l'IO pone se stesso, cioè si rivela come attività autocreatrice e che ha immediata e intuitiva consapevolezza di sè;
  • antitesi: l'IO si contrappone al diverso da sè, il NON IO, cioè l'oggetto/la natura il cosidetto "regno dei limiti"( corpo e sensazioni), necessario per la sua realizzazione. Quindi L'IO esiste solo perchè in contrapposizione a un NON IO;
  • sintesi: avendo posto il NON IO come antitesi indispensabile alla sua attività, l'IO si divide in tanti io empirici e finiti( i singoli individui), che costituiscono il mondo e la sua molteplicità.
CONTRAPPOSIZIONE TRA IO E NON IO= LA REALTà.

Fichte sostiene che la natura e il mondo non possono esistere in modo indipendente dall'IO, il quale pone il NON IO e si determina come io empirico grazie all'immaginazione produttiva. ---> il compito dell'uomo è affermare la propria libertà, infatti il mondo esiste in funzione dell'attività dell'uomo e del suo autoperfezionamento, primato della vita morale,

--> l'uomo trova il suo fine nella società, la quale ha l'obbiettivo di realizzare la completa unità di tutti i suoi membri, grazie alle due leggi morali:

  1. trattare gli altri come fini e mai come mezzi;
  2. puntare al perfezionamento degli uomini tramite l'educazione, per questo la missione del "dotto" (intellettuale) consiste nel promuovere il progresso culturale e di tutte le classi sociali.

HUSSERL E LA FENOMENOLOGIA Fenomenologia : metodo e stile di pensiero--> mette in discussione la scienza , la quale esclude la dim...